
Il vapore è una scelta ecologica. La sua applicazione determina la riduzione di circa il 70% di detergenti e disinfettanti chimici. Da questa diminuzione derivano due conseguenze principali: un minor inquinamento ambientale che non porta a nessuna contaminazione del terreno e la sparizione dei problemi legati alle allergie e simili, dato che il vapore non è tossico. A questo proposito, la pulizia a vapore è raccomandata per luoghi frequentati da coloro che soffrono di asma, problemi respiratori e allergie, oltre che ideale per i posti frequentati da donne in gravidanza e bambini in tenera età.

La scelta del vapore assicura un notevole risparmio sul consumo di acqua, elemento contenuto nel vapore secco soltanto nella minima percentuale del 5%. Mentre i tradizionali metodi di lavaggio a pressione (idro-getto) consumano 600-2000 l/h circa, con i generatori di vapore la quantità è ridotta a 10 l/h.

La pulizia con vapore saturo secco ha un alto potere sgrassante che la rende molto più efficace di qualsiasi altro prodotto disincrostante su tutte le superfici ostinate e delicate.

La sua superiorità rispetto ad altri metodi è confermata da numerosi studi. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha dichiarato in un manuale che “il vapore saturo secco con temperature tra 140° a 185° C rappresenta il metodo più ecologico e moderno per aggredire le superfici sporche. La pressione, associata all’azione termica, svolge una pulizia efficace e un’azione igienizzante”.

Il vapore a 60° emesso per 3 minuti è in grado di eliminare la salmonella, mentre utilizzando quello umido a 100°, in 2 minuti è possibile rimuovere batteri come lo Stafilococco e Escherichia Coli. Il vapore saturo secco invece, ad una temperatura di 160-180°, permette di eliminare in meno di 1 minuto batteri, funghi, parassiti, muffe e acari della polvere, oltre che diversi allergeni e virus. È logico che raddoppiando la temperatura nell’ugello, lo stesso ottimale risultato potrà essere ottenuto in minor tempo.

Con il vapore saturo secco è quindi possibile migliorare la qualità dell’aria, disinfettare e distruggere definitivamente i germi patogeni che infestano gli ambienti. La stessa operazione può essere effettuata con l’applicazione di prodotti chimici come alcool e candeggina, che però, come già specificato, possono danneggiare irrimediabilmente l’ambiente e le superfici.

Il vapore è adatto ad ogni tipo di superficie e ha la capacità di entrare nelle microporosità così da rimuovere i residui di sporcizia che si sono inconsciamente ed inevitabilmente accumulati nel tempo a causa della parziale inefficacia dei metodi tradizionali.

Diversamente da quanto avviene con il vapore umido, generato da 1 a 6 Bar di pressione e tra i 100 e i 160 gradi e caratterizzato da un’alta percentuale di acqua allo stato liquido che resta sulle superfici sotto forma di piccolissime gocce, lasciandole bagnate, con il vapore saturo secco rimane sulle superfici solo una minima percentuale di acqua.